Virginio Bruni Tedeschi era il fratello di Carla Bruni, scomparso nel 2006 a causa dell’AIDS. Conosciamolo meglio.
Carla Bruni ha affrontato un grande dolore: la perdita prematura e difficile da accettare di suo fratello Virginio, che ha perso la sua battaglia contro l’AIDS. Ecco qualche informazione in più su Virginio Bruni Tedeschi.
Biografia e carriera di Virginio Bruni Tedeschi
Virginio nasce dal legame di Marisa con Alberto Bruni Tedeschi, fondatore della CEAT, nonché ricco industriale e collezionista d’arte. Virginio Bruni Tedeschi è nato il 23 settembre del 1960, sotto il segno della Bilancia. Il fratello di Carla e di Valeria ha ereditato come le sue sorelle da Alberto Bruni Tedeschi il culto per l’arte, ma era soprattutto un marinaio ed un fotografo. Virginio ha viaggiato molto apprezzando l’arte e la cultura in diverse parti del mondo. Dal 1985 al 2005 in compagnia della sua macchina fotografica ha visitato la Patagonia, la Polinesia, l’India e l’Isola di Pasqua.
Come ha svelato Carla Bruni a France Culture, lei soltanto sapeva sin dall’inizio della malattia del fratello: “Per qualche motivo che ancora oggi mi sfugge, di tutta la famiglia disse solo a me della malattia contratta negli anni ’90. Così abbiamo trascorso tanti lunghi anni in cui ero l’unica a sapere che era malato. Ho sofferto per la malattia di mio fratello, ho sofferto per la malattia di tutti i miei amici che ho visto morire uno dopo l’altro”.
Il 5 luglio 2006 a causa delle complicazioni di malattie derivanti dall’Aids, Virginio è morto in una clinica a Parigi qualche settimana prima del suo 46esimo compleanno.
La vita privata di Virginio Bruni Tedeschi
Isabelle Bezin è stata la compagna di Virginio Bruni Tedeschi, prima della sua scomparsa prematura nel 2006. La donna nel 2011 ha curato insieme a Karine Chahin la mostra di fotografie scattate dal compagno. La mostra intitolata “Mondo Uno” è stata messa in scena in una cappella seicentesca dalla Fondazione Cini a Venezia.
Curiosità sul fratello di Carla Bruni
– Virginio era un abile fotografo: i suoi scatti in bianco e nero dopo la sua morte hanno dato forma ad un archivio di più di tremila fotografie. Un lavoro di proprietà della Fondazione Bruni Tedeschi che in suo nome fa beneficenza grazie alla Fondazione torinese Virginio Bruni Tedeschi, impegnata nella prevenzione e della cura dell’Aids.
– Nel 2008, due anni dopo la morte del fratello, Carla Bruni gli ha dedicato una canzone intitolata “Salut Marin”, scritta “per lui e per tutti i marinai”.
– Carla Bruni ospite di Verissimo nel gennaio del 2018 ha ricordato suo fratello nel corso dell’intervista con Silvia Toffanin. “Mio fratello è morto dopo una lunga battaglia contro una malattia gravissima, l’Aids. È morto a 40 anni e io ero molto preoccupata anche per mia madre perché non posso immaginare una cosa peggiore di perdere un figlio. C’è una canzone nel mio disco che è per lui ‘Ciao marinaio’ perché lui amava molto il mare, la barca. È una canzone che ho difficoltà a cantare perché mi emoziono troppo, soprattutto se in pubblico c’è mia madre. Sono stata attenta a non sbilanciarmi troppo nel racconto perché lui era molto pudico e riservato”.
– La drammatica morte di Virginio Bruni Tedeschi ha profondamente segnato la sua famiglia diventando tema anche di un film. La pellicola prodotta in Francia e diretta da Valeria Bruni Tedeschi è stata presentata nel 2013 al Festival di Cannes. Il film Un castello in Italia ha visto l’attore Filippo Timi interpretare il ruolo di Ludovic, ispirato proprio a Virginio.
– La morte di Virginio ha scosso non solo le sue sorelle, ma anche la madre Marisa Borri Bruni. La donna ha confessato di aver avuto un grande rimpianto nella sua vita: non far parlare il marito ed il figlio che avevano difficoltà a comunicare. Infatti Virginio non ha avuto un bel rapporto con Alberto Bruni Tedeschi.